Nonostante l’evidente crisi di spettacolo e di risultati, il calcio italiano continua ad attirare investitori stranieri.
Come, e soprattutto, perché investire nel nostro calcio potrebbe essere un affare?
Il business del calcio, per gli addetti ai lavori, come è noto, si basa sostanzialmente sui numeri e da questo punto di vista gli ultimi campionati hanno fatto registrare un trend a dir poco negativo, con una sostanziale diminuzione della media spettatori sia allo stadio che in tv, eppure, nonostante ciò, non sono in pochi a scommettere su un roseo futuro del nostro sport preferito.
Secondo alcuni opinionisti infatti, il calcio italiano può ancora farcela se punterà al raggiungimento di obiettivi ormai inderogabili, come un maggior numero di stadi di proprietà (attualmente soltanto tre lo sono, quelli di Juventus, Sassuolo e Udinese), perfettamente rispondenti a quegli standard qualitativi che la massima serie deve essere in grado di garantire, a cominciare dalla sicurezza e dalla presenza di impianti moderni capaci di attrarre un pubblico sempre più numeroso.
Questo è infatti uno degli elementi che più ci penalizzano rispetto ad altri campionati europei, come la Premier e la Liga.
Tuttavia, da questo punto di vista, stando anche a quanto dicono gli esperti, la prossima riforma della Champions League, che dovrebbe partire già nel 2018, potrebbe contribuire in larga misura ad una auspicabile rinascita del calcio italiano, colmando l’evidente gap che a tutt’oggi lo distanzia da quello di altri Paesi; la partecipazione garantita infatti, darà maggiori certezze per gli investimenti e la possibilità di poter fissare l’obiettivo del raggiungimento dei 400 milioni di fatturato, attualmente neppure pensabile, necessario tuttavia per poter competere con i più grandi club stranieri.
Per quanto riguarda invece i piccoli investitori e i vantaggi derivanti dall’acquisto di un titolo di una società di calcio, come le azioni della Juventus ad esempio, a parte l’ovvio piacere di possedere un piccolo “pezzetto” della propria squadra del cuore, non si deve dimenticare che il principale motivo alla base di questa scelta è pur sempre economico, ovvero trarne un certo profitto.
Il calcio, per il piccolo investitore, ha un vantaggio immediato e facilmente riconoscibile, che sta nel fatto che egli sia mediamente molto più esperto in tale materia che in altre, di solito più complesse, come i gioielli solo per fare un esempio, e che per massimizzare il profitto, in questo caso, non deve fare altro che tenere in conto i fattori specifici e prevedibili che influenzano la grande industria dello sport più popolare del mondo, in pratica i risultati delle partite, il che non richiede, come è ovvio, particolari abilità in merito.
E sei sei italiano, senza particolari fondi da investire? Le scommesse!
Lo dicono i numeri, lo dicono le statistiche, lo dicono i feedback del pubblico: che siano semplici scommesse sportive, trading sportivo, o , negli ultimi mesi, i cosiddetti fantasy sports, il modo migliore per investire sul calcio è studiare ogni evento e “investire” una data somma —bada, una somma che puoi permetterti di perdere, eventualmente– sull’esito di detta manifestazione.